vita di tutti i giorni
giovedì 8 marzo 2012
Festa delle donne ?
Ogni anno la solita storia, auguri alle donne da ogni dove…
E’ come se l’universo si svegliasse e prendesse coscienza che oltre tutto il resto ci siamo Noi, le Donne.
Non c’e’ cosa che mi faccia arrabbiare di più… Partendo dal presupposto che dovrebbe trattarsi di una commemorazione e non di una festa,mi domando la necessità di uscire a cena, di vedermi portare fiori, cioccolatini o torte.
Non mi sento Donna oggi perché è l’otto marzo, mi sento Donna ogni giorno dell’anno, quando mi sveglio, mando a scuola mio figlio, riordino casa, mi metto al lavoro.
Mi sento Donna continuamente nonostante le difficoltà che ci siano per me e per tutte le mie colleghe che hanno scelto di essere Donne nel vero senso della parola, che hanno scelto strade difficili e tortuose pur di non cedere a “ricatti” o “proposte” fatte da datori di lavoro che porterebbero alle vie del successo con un semplice darsi in natura.
Mi sento Donna come quelle che hanno scelto la strada del matrimonio e ogni giorno lavorano instancabilmente per portare avanti figli, marito e famiglia senza che venga mai dato loro un riscontro, una gratificazione per quello che fanno, come se fosse un atto dovuto e privo di significato e talvolta quasi facendole sentire un peso perché il loro lavoro non è remunerato
Pensare che dal mio punto di vista quello della moglie e della mamma è uno dei lavori più importanti e faticosi della società, pensare che forse se alle casalinghe venisse riconosciuto qualcosa di quello che fanno, ci sarebbero più figli felici e più matrimoni stabili…
Mi piacerebbe che mi considerassero Donna tutti i giorni, mi piacerebbe che piccoli gesti quotidiani fossero alla base dei rapporti, mi piacerebbe che le donne venissero considerate per le loro capacità mentali piuttosto che per quelle fisiche,mi piacerebbe vedere che la forza fisica di un uomo servisse a ben altro che non a spaventare, talvota, mogli e fidanzate.
Mi piacerebbe che di fronte ad una Donna che vuole lasciare un uomo questo si presentasse con fiori piuttosto che con violenza, cosa che sta dilagando sempre più prepotentemente e che lascia un senso di amarezza e impotenza ogni volta che sento notizie di famiglie sterminate…
Mi piacerebbe che si parlasse di parità tra i sessi, non perché ho il diritto di voto o perché posso fare carriera politica e lavorativa, mi piacerebbe che di parità si parlasse come forma mentale, come pensiero che dovrebbe partire dalla menti di uomini che ormai purtroppo hanno nella mente un pensiero radicato di supremazia e superiorità, dalle menti di uomini che danno la Donna per scontata, che la vedono come oggetto erotico, come qualcosa di bello che contorna le loro giornate…
Dal mio punto di vista io mi sento una Donna nel significato più profondo ed intrinseco della parola...
domenica 4 marzo 2012
Il mio mondo
Spesso mi sento dire che vivo in un mondo tutto mio… che vivo fuori da questo mondo.
Purtroppo io con questo mondo mi ci sono scontrata, a volte anche piuttosto pesantemente.
La mia infanzia quella non la annovero poiché è trascorsa discretamente e serbo di essa dei ricordi felici.
Di certo sono stata catapultata nel mondo reale con la morte di mia nonna… avevo quindici anni e nella stanza c’eravamo io, lei e mio nonno… mia mamma era impegnata a telefonare al 118.
Non è oggi un ricordo per me tragico o drammatico, in quanto mia nonna mi ha lasciato un ricordo di quel momento, direi comico e ricco di significato.
Ricordo lei sul letto che mentre esalava gli ultimi respiri, ha trovato la forza per lanciare pesanti improperi al marito!
Mi sono sempre chiesta come mai una donna potesse morire nella consapevolezza di lasciare un uomo a compiangere quelle parole per il resto dei suoi giorni. Di certo l’ho vista passare a miglior vita con una certa soddisfazione, aveva un’ espressione appagata come chi finalmente si fosse levato un peso da cuore. Forse aveva immaginato che mio nonno avrebbe trascorso i suoi ultimi anni sulla sua tomba al cimitero a cercare ristoro per la sua coscienza.
Poi mi sono sposata e dopo qualche anno di vita matrimoniale mi sono separata... e ho capito che se non lo avessi fatto, di certo in punto di morte avrei seguito le orme di mia nonna.
A diciotto anni sono stata da un medico per un consulto banale e questo mi ha diagnosticato un cancro al rene in fase terminale …
Beh inutile dire che si era sbagliato giacché grazie a Odino sono qui a scrivere…
La notte stessa in cui mi hanno emesso quella sentenza, ho iniziato a soffrire di attacchi di panico, di cui ho già abbondantemente parlato, e dai quali sono uscita dopo cinque anni, anni che per me sono stati bui.
Durante questo periodo andai in America da amici, un mese fantastico non fosse stato che durante il viaggio di ritorno il mio aereo ebbe un incidente ai motori e dovetti affrontare un atterraggio di fortuna (proprio come quelli che si vedono nei film Americani) conclusosi grazie a Odino con successo, dal momento che sono qui a raccontarlo.
Incidente aereo, con due motori in fiamme, aperture d’emergenza predisposte per l’atterraggio in mare, hostess in panico… signore che sgranavano il rosario, coppie che si abbracciavano per darsi il saluto di commiato… il comandante che continuava a informarci su quanto fosse grave la situazione tenendoci costantemente aggiornati sui drammatici accadimenti fino a quando capì finalmente che stava generando una situazione di panico, e decise di tranquillizzarci con la proiezione di un film, allietando il nostro viaggio verso la salvezza con “ Virus letale”… inutile stare qui a descrivervi l’effetto sortito da tale proiezione.
Riusciti comunque ad atterrare a New York dopo tre ore di viaggio infernale (eravamo già sul Pacifico), ci alloggiarono in un hotel e la mattina dopo ci rimisero sullo stesso aereo rattoppato e riuscimmo così a dirigerci verso il primo scalo: Roma…
Eravamo in attesa di ripartire per Milano quando un nugolo di poliziotti salì sull’aereo dicendoci che nessuno poteva scendere in quanto una bomba era stata messa a bordo e che da quel momento ognuno di noi poteva essere un terrorista.
Iniziarono cosi a smontare seggiolini, frugare nei bagagli a mano e spulciare ogni anfratto!
Dopo sei ore di lunga agonia si venne a sapere che quella della bomba era stata una bufala e potemmo così riprendere il viaggio.
Arrivare a Milano e toccare con i miei piedi il suolo Italiano fu per me uno dei momenti più intensi della mia vita! Mi sentivo rinata, leggera, come se la vita mi avesse voluto regalare ancora qualche anno di permanenza sulla terra con le persone che amavo…
Per il resto la mia vita è trascorsa come quella di qualsiasi essere umano, tra gioie e dolori, tra dolorose dipartite e la letizia delle nuove esperienze e la gioia dei nuovi arrivi.
Per il resto la mia vita sta trascorrendo come quella di milioni di persone, sempre a caccia di nuove emozioni, di nuove esperienze, sempre pronta a mettermi in gioco, a mettermi in discussione, sempre pronta ad accogliere la speranza di avere giorni felici da trascorrere in questo mio mondo nel quale nonostante tutto amo stare e nel quale spero di restare il più a lungo possibile…
giovedì 26 gennaio 2012
Maschere...
In questo periodo mi sono appassionata ad una serie televisiva che si chiama Dexter... mi affascina il personaggio... mi incuriosisce la famosa "maschera" che indossa ogni mattina prima di uscire di casa.
Mi domando quante persone nella vita reale facciano come lui... intendiamoci non nel senso di essere un serial killer di notte e un amabile e corretta persona di giorno, ma mi domando in quanti indossino la maschera della finta cordialità, della finta amicizia,del finto fedele coniuge...
Mi chiedo in quanti mostrino quotidianamente la loro vera essenza...
Per esempio la mattina accompagno il bimbo a scuola, arrivo e incontro mamme dai sorrisi cordiali, persone che poi appena ti allontani hanno qualcosa di cui sparlare, perchè separata o a causa di un cappellino stravagante indossato quella mattina...
e allora mi chiedo il motivo del buongiorno cordiale... non sarebbe più semplice ignorarsi pensando ognuno alle proprie cose?
Mi domando quanti siano i mariti e le mogli che entrando in casa indossino la maschera del fedele compagno nonostante magari siano di ritorno da una scampagnata di tradimento.
Mi chiedo in quanti anche su facebook conducano lotte estenuanti per la difesa di un cane indossando la maschera della sensibilità e della bontà e poi magari per strada passando di fianco ad un essere umano in difficoltà ne ignorano completamente la condizione.
Persone tutte impegnata nella difesa di animali... o nella raccolta fondi per i canili...difficilmente però vedo post per aiutare esseri umani disagiati, orfanotrofi... e ce ne sono molti di questi che avrebbero bisogno.
Vedo persone indossare la maschera dei buoni Cristiani impegnati nell' organizzare comunioni, cresime, battesimi, in cui la cosa fondamentale è addobbare la chiesa,comprare il vestito più carino, la bomboniera più bella. Mi chiedo se sia questo lo spirito cattolico... mi domando se non sia più confacente alla religione cattolica l' essere modesti, umili e aiutare il prossimo magari raccogliendo i soldi dell'addobbo floreale da donare a qualche istituzione umanitaria.
Persone che indossano la maschera dei maestri di vita pontificando e dando lezioni di continuo... quando la loro vita e' un fallimento.
Mi domando quanto volte sia indossata la maschera dell'iposcrisia, del finto perbenismo e della finta moralità...
Mi domando perchè ci condizioniamo al punto da cambiare i nostri caratteri, da mostrarci per quello che non siamo, da vivere nella frustrazione di non fare e dire troppe volte quello che vorremmo...
Certo con questo non dico che la società non debba essere regolata da norme di civiltà ed educazione... Ma civiltà ed educazione sono date anche dal non dare giuzizi e non emettere critiche...
Dal canto mio mi capita sempre più di rado di indossare maschere... non riesco più a nascondere finti sorrisi o finta cordialità.
Preferisco essere come sento senza molte iposcrisie, senza compiacere compagni... amici... genitori... preferisco mostrarmi come sono, nel bene e nel male quanto meno chi ha a che fare con me non avrà sorprese.
Ho imparatoa mie spese a non giudicare a non criticare, troppo spesso giudichiamo comportamenti altrui senza conoscerne la storia , i motivi, le sofferrenze che spesso si celano dietro comportamenti che a noi sembrano "bizzarri".
Quante volte da ragazza mi sentivo "giusta" e davo giudizi su situazioni di cui avevo una conoscenza superficiale, poi mi sono ritrovata in quello stesso frangente ed ho capito.
Ho capito che non voglio indossare maschere... che non voglio trovarmi nella situazione di dire una cosa e pensarne un altra per non dispiacere nessuno, non voglio dare lezioni di vita a nessuno, neppure con questo mio scritto, vorrei solo condurre la mia strada, senza sentirmi giudicata o criticata da pettegole di quartiere per scelte che a volte vengono fatte con dolore e fatica... per strade che talvolta si e' costretti ad imboccare perchè a senso unico...
venerdì 29 luglio 2011
Principe Azzurro
Ho smesso molto presto di credere all'esistenza del principe azzurro...
Ho iniziato ad avere una reale visione di quello che è il sesso maschile all'asilo, quando, arrivata a ottobre piuttosto che a settembre e quindi classificata come intrusa, un gentil maschietto, con evidenti problemi di socializzazione, mi lanciò un mattone di legno colpendomi in pieno viso e procurandomi così un occhio nero e varie tumefazioni... bhe compresi che tutte quelle storie che avevo fino a quel momento udito sul principe azzurro e sulla cavalleria maschile, non potevano che essere per l'appunto FAVOLE...
Il fatto è che la grettezza maschile aumenta in modo direttamente proporzionale col passare degli anni...
Alle medie un compagno del quale conservo un ricordo del tutto sgradevole, un giorno mi chiese se potevo usargli la cortesia di domandare all'insegnante di matematica il significato della parola "sbora", io da povera ingenua quale ero, pensandolo un termine scientifico a me sconosciuto, alzai la mano e posi la fatidica domanda... dalla reazione dell'insegnante e dalle risate degli altri compagni compresi che non si trattava di qualcosa di scientifico e arrivata a casa e armatami di vocabolario, avrei voluto seppellirmi negli abissi più profondi della vergogna e dell'umiliazione...
Percorrendo la strada della disillusione arrivai ai miei quindici anni e al mio primo "AMORE"...
Una piacevole serata di luglio... io mia sorella e mia cugina finalmente accumunate dal fatto che avevamo il "ragazzo".., una serata a sei, seduti a un tavolino nel prato vicino casa...
Il mio ragazzo mi prende la mano e inizia a farmi gesti all'interno del palmo, io, al settimo cielo dalla delicatezza del mio PRINCIPE AZZURO, sono violentemente piombata a terra quando dopo pochi minuti di carezze mi sento rivolgere in tono scocciato la domanda:
- Ma allora ti decidi o no?- Tutto mi fu chiaro in un lampo!!! Non erano carezze... ma un linguaggio giovanile in codice che voleva dire che dovevo dargli un bacio con la lingua
Adesso una ragazza di quindici anni che non ha mai neppure baciato con le labbra.., con quale fervore dopo questa proposta poteva donare il suo PRIMO BACIO D'AMORE ad una persona cosi???
Finsi di andare e prendere qualcosa da bere e pregai i miei genitori di farci rientrare subito con una qualunque scusa...
Potrei continuare l'excursus delle mie esperienze con l'altro sesso all’infinito...
O io ero particolarmente sfortunata, cosa non del tutto improbabile, o LORO erano l'antitesi dei personaggi delle fiabe, creati appunto per fuggire l'amara realtà, personaggi immaginari frutto del desiderio femminile di avere a fianco qualcuno di benevolo, garbato, cavalleresco... e che si discostasse il più possibile dalla figura reale del gretto maschio della specie uomo!!!
L’apice l’ho raggiunto col matrimonio…
Per anni, soprattutto durante la fase calante del mio sposalizio, ho letto romanzi di uomini ben educati, di uomini che vivono per vedere felice la propria donna... Film nei quali l' amata viene ricoperta di attenzioni, di premure, uomini per i quali ogni desiderio della propria donna, è un ordine...
Anche il mio ex marito prima che lo sposassi mi disse che mi avrebbe reso una donna felice…
Certo, avrebbe voluto vedermi felice nel preparagli i pranzi e le cene, felice di vedermi stirare appassionatamente le sue camice, felice di vedermi pulire casa con fervore… insomma avrebbe voluto vedermi devota e felice… secondo i suoi canoni di felicità…
Inutile dire che i miei canoni erano completamente diversi dai suoi... Mai una sera che mi avesse fatto trovare qualcosa di commestibile a tavola, alla faccia di quelle protagoniste dei film che trovano fior fior di cene a lume di candela con tanto di fiori…
Mai la grazia di una colazione a letto magari, con dedica annessa… Anzi… di dediche tutto sommato ne ho trovate molte: “comprami questo, comprami quello, vai di qua, vai di là!!!” E molti altri biglietti con questo genere di comande… Ma mai, dico mai una sorpresa o un' improvvisata che mi facesse salire le lacrime agli occhi per l’emozione piuttosto che per la disperazione!
Con la separazione sono rientrata nel gioco del corteggiamento e della ricerca dell’uomo ideale…
Inutile dirlo… ma per quanto la si disprezzi, per quanto la si critichi, per quanto la si sminuisca… la vita di coppia, la compagnia di un soggetto maschile e’ un'alchimia alla quale non ci si può sottrarre…
Così la notte scorsa, tentando di dormire, ma forzatamente sveglia per il fragoroso russare del compagno accanto a me ho avuto la malsana idea di chiedergli di girarsi per attenuare la cosa… e per tutta risposta ho ottenuto un grugnito sgarbato seguito da vari improperi per avere turbato il di lui riposo, rimanendo così a riflettere per l’ennesima volta sul senso e sul significato di questa spasmodica ricerca della felicità nella vita di coppia…
Bhe avessi una figlia di certo saprei cosa non leggerle e cosa non farle credere... le aprirei le porte dell'amara realtà... la preparerei sicuramente al peggio, la farei vivere in questo senso nella disillusione e nel disincanto... nella speranza che trovando il MENO PEGGIO... (sempre di sottrazioni parliamo) possa vivere nell'illusione e nell'incanto e nella magia di avere trovato il suo PRINCIPE AZZURRO...
venerdì 10 giugno 2011
SKUOLA...
Vi capita mai di aprire un libro, sentirne l'odore e ripiombare immediatamente con la mente all'epoca delle scuole elementari???
A me sì... e sono ricordi veramente piacevoli... quel sussidiario che ci accompagnava durante tutto l'anno... che conteneva bellissimi racconti supportati da immagini piacevoli... inoltre, potevi trovarvi tutto quello che la maestra spiegava la mattina...
Mi rammarica che mio figlio non proverà queste sensazioni... che è destinato a vivere la scuola delle FOTOCOPIE!!! Avete avuto a che fare con la scuola di oggi? Avete mai guardato un quaderno dei bambini delle elementari? Per me sono un vero e proprio elogio alla pazzia... schede fotocopiate incollate su ogni pagina... fogli che fuoriescono da ogni dove, zaino, grembiule, raccoglitori!!!
Questo con la motivazione che non essendoci un libro valido per tutti gli argomenti trattati allora si fotocopiano pagine e pagine di più libri...
Che non ci sia una mente in tutta Italia in grado di poter comporre un libro per dei bambini delle elementari così da poter ovviare a questo inconveniente delle fotocopie???
E si che in Italia si parla di fuga dei cervelli... saranno fuggiti anche i buoni autori.
Sì perché a mio parere è un grosso inconveniente... quaderni squallidi: dove sono finiti i quaderni in cui tra un esercizio e l'altro facevano piacevoli cornicette e disegnini??? Nei quaderni di oggi impera il caos... schede incollate a volte in modo impreciso sui quaderni, bimbi alle prese costantemente con forbici e colla, pagine di quaderno che s'incollano tra loro per una fuoriuscita eccessiva di colla...
A parte questi disagi, come possono tutti questi fogli volanti aiutare bambini di prima elementare con l'organizzazione scolastica???
Capita spesso che schede siano perse con la conseguenza che compiti non vengano svolti o che si perda la cronologia dell'insegnamento... oltre a non avere mai un libro di riferimento sul quale il genitore possa trovare l'argomento trattato...
Certo libri ne hanno e più d'uno... con il solo scopo di appesantire lo zaino!!!
Mi chiedo quale mente abbia studiato questo metodo (ministeriale) d'insegnamento,
menti che evidentemente non ambiscono alla crescita scolastica dei bimbi.
Non mi permetto di entrare nella valutazione dei metodi di insegnamento delle maestre, sono una mamma e quelli competono alle insegnanti,... certo mi pongo domande,... come per esempio se sia normale che per svolgere una divisione si debbano impiegare almeno due pagine di quadernone...
Mi chiedo come mai ogni qual volta un bambino abbia un comportamento più vivace del "normale",sia classificato come ipercinetico, parole che suonano pesanti per il curriculum di un bambino che se lo dovrà trascinare per tutta la vita, per poi essere spedito da uno specialista dell'infanzia...
La mia maestra, che per noi dell'epoca era una seconda mamma, cercava un modo per coinvolgere ognuno di noi, cercava di capire le nostre attitudini e le nostre caratteristiche e di sviluppare in ognuno la propria pedisposizione.
Oggi le caratteristiche individuali non ci sono più, c'è piuttosto l'omologazione caratteriale e culturale.., non si dà spazio al pensiero divergente, l'individuo diverso, che esce da schemi prestabiliti fa paura... o forse è più comodo un appiattimento sociale in cui nessuna voce deve uscire dal coro... Per gestire un gregge è sufficiente un solo pastore..
mercoledì 1 giugno 2011
Fiera del mio Presidente!
Sono fiera di essere Italiana, di appartenere al Bel Paese, alla meravigliosa storia che ha formato la mia Nazione...
Sono fiera di poter dire che appartengo al popolo degli avi gloriosi, come gli antichi romani, Dante, Giotto, Leonardo, Michelangelo per citarne solo pochi...
Sono fiera di avere partecipato alla commemorazione dei centocinquant'anni dell'unità d'Italia ripercorrendo la storia da Mazzini, Garibaldi, Cavour...
Sono fiera di essere Italiana e di essere rappresentata nel mondo dall'attuale presidente del consiglio: Onorevole, nonchè Cavaliere del lavoro... titoli altisonanti che danno l'idea dell'uomo che è: un magnate della prostituzione e venditore di false verità e false moralità.
Fiera di avere un Presidente ottimista, che incita sempre all'ottimismo, che ci allieta con le sue barzellette e ci fornisce preziosi consigli, in particolare a noi donne, alle quali consiglia non la ricerca di un lavoro, ma di uomo ricco o benestante che ci mantenga, consigli validi e adeguati alla situazione economica del paese in cui la povertà sta diventando un fenomeno dilagante.
Fiera di un Presidente protagonista di venti procedimenti giudiziari, da cui ne è uscito pulito, a causa di assoluzioni, depenalizzazione dei reati e prescrizione degli stessi!
Fiera dei cotanti articoli giornalistici dalle note altisonanti che il mondo gli dedica... della considerazione di pregio in cui è tenuto il nostro Presidente
Fiera del Consiglio dei Ministri e dell'entourage di cui si è circondato, persone oneste integerrime e di cultura, ma soprattutto sono fiera delle donne di governo di cui si è contornato, donne di vedute aperte, dalle idee innovative, donne fatte da sole e che si sono fatte fare da molti, partite dal basso e arrivando alle più alte cariche, attraverso un percorso culturale partito dal "battere" la strada per arrivare a battere uomini dalle alte cariche al fine di ricoprire poi loro incarichi di pregio,e responsabilità con le dovute competenze, donne simbolo dell'affermazione femminile che avviene per meriti, affermazione culturale e sociale!
Fiera di essere rappresentata da persone che legittimano la prostituzione e la pedofilia attraverso normative fatte ad hoc al limite della chiarezza al fine di tutelare brave e oneste persone!
Dio ci salvi dal presidente! Dio ci salvi dal Cavaliere!
martedì 31 maggio 2011
Facebook secondo me!
Non so se capita anche a voi, di stare fuori tutta la giornata, rientrare e accendere di corsa il PC per andare su facebook...
Da due anni ormai sono iscritta, e da due anni praticamente tutti i giorni devo connettermi almeno una volta per vedere i miei "affarini" rossi, leggere le notizie, vedere se sono arrivate nuove amicizie, messaggi, notifiche...
E' un po' come se fosse un piccolo rifugio, dove comunque vadano le cose, lui è lì che aspetta il mio ritorno, dove posso trovare le mie piccole certezze, dove posso esprimere liberamente i miei pensieri... trovare spunti per riflettere dalle discussioni degli altri, scambiare opinioni con persone che non so neppure chi siano...
Tornare e trovare le paginette e i loro link simpatici o spiritosi, o gli aforismi che si adattano allo stato d'animo del momento...
Ritrovare amicizie d'altri tempi... prima su fb per poi rincontrale di persona, come se nulla fosse cambiato, come se tutto fosse rimasto come sempre... e amicizie d'oltre oceano... non che senza fb non si possano mantenere i contatti, ma è come vivere un po' la loro quotidianità, viverle giorno per giorno tramite le loro note, i loro post, fotografie o tramite una buonanotte che arriva inaspettata verso il mattino...
Conoscere persone nuove, trovare persone con interessi in comune attraverso l'iscrizione ai vari gruppi... e finire magari per incontrarsi davvero...
Trascorrere una mezz'oretta di relax sui vari giochi che fb offre...
Il momento in cui mi piace di più connettermi, è quello della colazione, quando dopo aver mandato il bimbo a scuola, ho la mia mezz'ora di pace: prendo la mia tazza di latte e caffè, i mie biscotti o brioche e mi siedo davanti al mio PC e vedo tutti quei buongiorno, quelle fotografie di cappuccini e caffè... e mi sento in compagnia, la giornata comincia per tutti...
Mi sento accumunata a migliaia di persone... che in quel momento sono lì e cominciano la loro giornata di lavoro!
Non voglio certo dire che anche fb non abbia i suoi lati negativi, ma di questi parlano a sufficienza giornali e telegiornali quando succede qualcosa... e allora tutti addosso al social network, come se invece nella vita reale... tutto fosse rose e fiori...
Non voglio certo sostenere che anche su fb non ci siano screzi o talvolta scambi di opinione piuttosto accalorate, o persone che credevi in un modo e si sono rivelate diverse... ma a quel punto vai in impostazioni e rimuovi il soggetto sgradito... lo blocchi e il problema e' facilmente risolto!
Certo si deve fare attenzione ai ragazzini, seguirli e spiegare come si devono muovere in questo mondo... non lasciarli soli...
Forse qui è tutto più facile che nella vita reale... si comunica tramite uno schermo e in molti criticano questo modo di relazionarsi, ma io penso che sia un buon mezzo comunicativo e di svago per chi è alle prese con i figli, col lavoro, la casa, la famiglia...
E allora eccomi qui... anche oggi fedele al mio account... passando momenti piacevoli in compagnia del popolo di facebook!
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